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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Nove lezioni di vita

Mi è capitato tra le mani un video molto interessante di un attore-comico-showman, Tim Minchin e ho deciso di scrivere questo post. Lui parlava a degli studenti di un università che si approcciavano alla realtà scolastica . Personalmente penso siano regole valide per tutti, regole di vita pressoché universali. Eccole. Nove importanti lezioni di vita. 1. Non devi per forza avere un sogno. Se persegui obiettivi troppo a lungo termine o troppo grandi rischi di perdere la bellezza delle piccole cose, di perderti  quello che hai davanti agli occhi, di quello di cui disponi già. Potresti ad esempio concentrati su piccoli sogni, sul raggiungimento di piccoli obiettivi quotidiani. 2. Non andare alla ricerca della felicità. La felicità non è un traguardo bensì un modo di vedere le cose, di approcciarsi alla realtà, alla tua vita quotidiana. 3. Considerati già fortunato. Esserci, avere del tempo a tua disposizione, godere di buona salute. Tutti motivi per considerarti fortunato e per ess

Esisto solo quando vinco

Un mese fa circa ho lasciato un corso che seguivo da un pò e su cui avevo puntato molto. Il fatto è che mi ero accorta che sembrava un lavoro. Un posto in cui il dovere era diventato più importante di qualunque altra cosa. Un posto in cui dovevo essere, dovevo sapere, dovevo dimostrare. Per me non c'era divertimento, non c'era libertà, non c'era creatività. Non bastava che ci fossi, non era sufficiente essere ed esserci ma dovevo essere o fare qualcosa. Sembrava un altro momento in cui a farla da padrone era il modo in cui mi percepivano gli altri, i risultati che ottenevo, la mia capacità (o incapacità) di emergere. Ma io volevo solo divertirmi e sentirmi in qualche modo connessa al resto del mondo. Se ci ripenso non credo ci sia stato mai nulla nella mia vita che io abbia fatto per il gusto di farlo, perché dedicarmi ad una certa attività mi rendesse semplicemente felice, mi facesse sorridere e basta. Un posto dove non mi sentissi in una gara, in cui non mi sentissi cont

Love yourself. Charlie Chaplin

Quando ho iniziato ad amarmi Ho scoperto che l'angoscia e la sofferenza sono il segno che stiamo conducendo una vita lontana dalla nostra stessa verità. E questo è essere autentici. Ho compreso quanto può ferire imporre i miei desideri pur sapendo che il momento non è quello giusto e che la persona su cui cerco di imporli non è pronta, anche se si tratta di me. Questo è dimostrare rispetto. Ho smesso di desiderare una vita diversa e ho in questo modo imparato che tutto quello che avevo intorno era un'occasione di crescita. Questo corrisponde ad essere maturi. Ho realizzato che qualunque cosa accada siamo sempre nel posto giusto al momento giusto e che tutto avviene nell'esatto momento in cui deve avvenire. Questa è la fiducia nelle proprie capacità. Ho smesso di rubare a me stesso il mio tempo e a pensare a progetti enormi per il mio futuro. Oggi dedico il mio tempo solo a quello che mi rende felice, alle cose che amo e che rendono allegro il mio cuore e le faccio a mo

Alle stelle nella vita

Eh no che non ho tutte stelle nella vita, anzi un paio di fiaschi nascosti nello sgabuzzino a prender polvere. Però le stelle sono sempre la direzione. Inseguo un sogno e corro corro ed è già mio. Perché i desideri sono i sogni a cui abbiamo saputo credere contro tutto e tutti anche contro certi angoli bui della nostra mente. I sogni sono come un raggio di sole all'orizzonte, che ti sorprende dopo giorni di pioggia. E sognamo il mare, sentiamo le onde infrangersi contro gli scogli. Sognamo la sabbia calda sotto le dita dei piedi, il sole sfrontato a bruciarci la faccia, un viaggio in treno a guardar fuori dal finestrino, con la nostra musica preferita nelle orecchie. E chi se ne frega se non siamo come gli altri ci vorrebbero, chi se ne frega se non ci adeguiamo, se non abbiamo abbastanza "like" sulla nostra pagina facebook. Perché siamo noi e non abbiamo paura di esserlo.

Yo no soy marinero

Il due gennaio di due anni fa la mia vita è cambiata radicalmente. Una strada in salita, dubbi e poi un sentiero serpentinato che dove conduce ancora, a dire il vero, non si sa. Ho messo un sacco di punti, per ricominciare. Perché alcune cose erano finite e dovevo essere pronta ad iniziarne altre. Ora punti non ne metto, che ne ho raccolti a sufficienza,  però inizio questo anno piena di grandi speranze di fronte ad una pagina bianca che più bianca non si può. Sono pronta a scrivere su questo enorme foglio di carta liscio. A metterci del peso sopra, il peso delle mie scelte e delle mie decisioni. E oggi andando in metro è successa una cosa grandiosa nella sua apparente semplicità. Un uomo cantava "la bamba". E tra il grigio delle facce di Torino, tra i volti seri, annoiati, presi in conversazioni virtuali con i loro pollici sugli smartphones è successa una magia. Mi sono sentita improvvisamente felice. L 'uomo cantava e ho registrato due frasi: " yo no soy marin