La scorsa settimana ho fatto un percorso di 3 ore e mezzo circa in montagna, sei ore circa andata e ritorno. Dal nulla sono arrivata ad un'altezza di più di 2000 metri. Ho comprato le scarpe da trekking e via. Pensavo che non ce l'avrei fatta quando mi hanno detto che la meta stava talmente in alto da sembrare sulla sommità delle nuvole, avevo la tentazione di rinunciare, di tornare a casa.
Invece sono rimasta lì. Ho cominciato ad andare, con i miei compagni di viaggio. E mentre camminavo, stanca per la salita e con il timore di non riuscire ad arrivare alla fine, mi sono chiesta quante volte nella vita si pensa di non farcela. Ci scoraggiano le salite, la stanchezza, le difficoltà. A volte più di tutto ci scoraggia l'idea di non riuscire. E invece riuscissimo?
Continuavo a camminare, mi accorgevo di potercela fare. Salivo più in alto e poi ancora più in alto. Volevo arrivare.
Capivo che era quello il modo di affrontare le cose. Incominciando. Mettendosi in cammino. Accettando la verità assoluta che i momenti più bui e difficili, quelli che ci fanno sentire soli ed incompresi siano la possibilità di cambiare, di imparare. Accettare che siano le difficoltà i nostri veri maestri di vita. Che se ci si sente stretti in un angolo, dobbiamo trovare il modo di modellarci a quell'angolo per stare comodi: non perché le difficoltà vadano sempre assecondate passivamente, ma perché abbiamo tutti una capacità di adattamento e una determinazione superiore a quanto immaginiamo: siamo sempre più forti di quanto crediamo di essere. E se pensiamo ai periodi più brutti che abbiamo vissuto, che ci siamo lasciati dietro le spalle possiamo avere la certezza che ce l'abbiamo sempre fatta.
Così ho camminato. Nonostante il caldo, nonostante l'altezza, nonostante l'aria stesse diventando talmente sottile che mi girava la testa, nonostante i miei compagni di viaggio fossero più veloci di me, nonostante ad un certo punto mi sembrava di non vedere la meta e che non sarei mai arrivata. Non mi sono arresa. Ho avuto fiducia. Ho camminato, seguendo i miei tempi e i miei ritmi.
Se stai passando un brutto momento, se hai paura di qualcosa, comincia da lì. Fidati della tua paura prendila per mano e mettiti in cammino. E mentre cammini ogni tanto fermati a guardare tutta la strada che ti ha portato dove sei adesso. Fermati ad ammirare il paesaggio. Quella strada parla di te. Dice che ce la puoi fare sempre e quando questo momento sarà finito sarai più forte di prima.
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