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Un piccolo passo del mio libro

Un estratto di "Con i miei occhi"

Mio padre era uno di quegli uomini convinti che dalle scarpe riesci a capire molto delle persone. Mi ricordo che mi aveva raccontato che quando era giovane aveva lasciato una ragazza molto bella per via delle scarpe che portava. Mi raccontò che erano delle scarpe a punta che tradivano una certa attenzione alla moda e all'esteriorità, forse una propensione alla frivolezza. Così aveva deciso che non poteva stare con una donna così attenta all'esteriorità, l’aveva ritenuta (a torto o a ragione) troppo superficiale. A 18 anni ha preso e se ne è andato via dalla Sicilia. Era un ragazzino. Il figlio maggiore e, forse per questo, cresciuto troppo in fretta Me lo immagino un po’ sperduto, con la sua piccola valigia marrone che se ne andava solo, magari con la testa bassa e infreddolito e partiva per la sua vita. Cosa avrà provato? Me lo immagino guardarsi attorno come faceva lui, con la sensazione di vuoto. Studiare l’universo intorno a lui. Sedersi su quel treno pieno di speranz
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Come sconfiggere la noia?!

  C ose da fare per sconfiggere la noia 1 .andare a mangiare in un posto davanti al quale passi almeno 10 volte al giorno ma dove non sei mai entrata/o se ha un nome assurdo meglio! 2 . Andare a fare shopping in un negozio e provare l'abito più assurdo che hanno. 3 . Saltare sul letto dell'albergo 4 . Comprare un abito in un negozio dell'usato e cercare di immaginare a chi apparteneva 5 . Farsi un nuovo buco alle orecchie e passare un pomeriggio a cercare un orecchino carino 6 . Firmare un assegno con un pennarello fosforescente (chi firma ancora gli assegni?) 7 . dai un nome ai gatti del tuo quartiere. Stabilisci per ognuno il giorno del loro compleanno e quando arriva portagli un regalo 8 . Racconta barzellette che non fanno ridere solo per vedere chi ride per piaggeria 9 . Scopri se riesci ancora a fare la ruota senza romperti la schiena 1 0. Vai in giro indossando un cappello strano 1 1. Fai la smorfia ai bambini per strada e se ti fanno un gestaccio fai la s

Abbraccio

  V orrei abbracciarti anche se non trovo più i tuoi rami. D elicata e sottile come un petalo Eppure c'è qualche strada per dirti di me, di noi. M entre ci guardiamo nell'umido dei tuoi occhi Vedo che senti questo S enza parole o gesti ma con qualche altra parte di te che non so. La tua sostanza è dentro di me. Le tue mani come radici magre Un tempo tenaglie splendenti, rocce infallibili Sono ora letto di un fiume piccolo, dolce, di bambina I tuoi capelli neve bianca e morbida. La tua pelle perimetro leggero del tuo viso, del tuo corpo Ti tengo tra le mie mani così come si fa con un bocciolo di rosa, per non sciuparlo per farlo sentire al riparo. Questo è tutto ciò che mi è possibile:  una guerriera del passo indietro, silenziosa e scalza di fronte alla tempesta della vita.
 Caro Papà, finora non sapevo quanto mi mancassi nel profondo. Per così tanto tempo tu, caro papà, sei stato escluso dal mio cuore. Hai aspettato a lungo, come qualcuno cui sono passato accanto senza vederlo, perché il mio sguardo era rivolto altrove, verso qualcosa di più grande, così almeno immaginavo. Tutto d'un tratto sei ritornato a me come da molto lontano... Se penso a quanto mi sono sentito superiore a te, a quanto ti temevo perché mi picchiavi e a quanto ti ho escluso dal mio cuore, ho dovuto escluderti, perché mia madre si metteva fra noi, mi rendo conto solo ora di quanto sono diventato vuoto e solo, lontano dalla vita piena. Ora però sei tornato nella mia vita da un luogo molto lontano, con amore e distanza, senza interferire. Solo ora inizio a capire che eri tu a garantire la nostra sopravvivenza giorno dopo giorno, senza che ci rendessimo conto nel profondo di quanto amore ci hai donato, sempre uguale, sempre preoccupandoti del nostro benessere e, ciò nonostante, escl

Il profumo dei fiori

 Una rosa splende lucida nel giardino Una mamma e una figlia camminano la città sottobraccio So vedere la belleZza che mi manca, la sintonia, la complicità. Voi non sapete la fortuna di stare all'aria aperta e chiacchierare con lei o discutere e fare pace con le facce scaldate dal sole  Io che nel giardino non ho più fiori colgo questa bellezza, nostalgia di un tempo Perché voi possiate vedere, perché voi possiate sentire meglio e di più il profumo dei fiori.

Meraviglioso regalo alla memoria

 Anche le case raccontano una storia mi dico mentre sistemo casa di mia mamma. Coi loro oggetti, colori. Una storia che è fatta di appunti, scritte a mano, note su mille agende, conti e conticini. Poterla leggere è per me un mezzo potente ed immersivo per entrare in contatto con la storia della mia infanzia e dei miei antenati. Tracciare il corso della vita di chi ha vissuto prima di me, riempire la mia anima di segreti, verità e misteri. Sempre più mi accorgo di essere una "scopritrice di storie, di segreti, di memorie". I misteri sono ciò che mi fa partire per un viaggio alla ricerca di me, della verità o di una storia da abitare.  Così comprendo che anche ciò che conserviamo racconta di noi. Dice cosa è importante per noi, cosa non vogliamo dare in pasto all'oblio, alla dimenticanza, ciò che non vogliamo perdere, ciò che pensiamo ci rappresenti.  E soprattutto questa totale immersione nella mia storia, accanto alla nostalgia, alla malinconia, alla scorpacciata di passa

Vero amore

  I l vero amore non ha parole o paroloni o paroline P arla attraverso i tuoi occhi P osso prenderlo per mano e farci qualche passo nel corridoio della vita I l vero amore sa dare baci e li sa anche ricevere È un regalo sentirmi dire "dammi la mano" V ederla sorridere I l vero amore conserva la tua voce L a forza delle tue mani e delle tue braccia L a furbizia è la stessa F orse non vede bene come un tempo eppure sa vedere, sa sentire forse anche più di prima. In un modo profondissimo e insieme delicato L a sua voce è sempre la stessa I l suo amore per me vale oggi più di prima Riesce ancora ad insegnarmi la saggezza di vivere E mentre gli sto accanto mi chiedo chi sta imparando in questo amore: tu o io?

Un post per mamma e papà

  Q uesto è un appello a tutti coloro che sono un conflitto coi propri genitori: questo post forse lo ignorerete o se sono fortunata ne sarete infastiditi. I genitori sono gemme preziose: fino a quando ci sono sono un quid nella nostra vita, averli accanto ed in salute è essere inestimabilmente ricchi e molti non lo sanno, anche se non li capiamo, anche nelle loro contraddizioni, anche se sono demodè, non sanno stare al passo coi tempi, guidano male o ci rimproverano in continuazione. Anche quando li vorremmo diversi (per poter essere, forse, diversi anche noi). A vere un genitore accanto è avere con sé sempre le proprie radici. Per favore amateli, amateli sempre finché potete. Abbracciate papà e mamma, portateli per mano a prendere un caffè, uno spritz, o magari portateli a Londra anche solo per un tè. Solo oggi è per sempre. C on il mezzo genitore che mi rimane, negli ultimi periodi, ho fatto tante considerazioni sulla morte, sulla vita, su cosa vuol dire avere i genitori vivi e